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Taglio parlamentari, le reazioni degli eletti in Irpinia

Il taglio dei parlamentari è legge e il dibattito sulla tenuta democratica del Paese è vivo. Non sono mancate le reazioni anche tra i deputati e senatori eletti in Irpinia.

Carlo Sibilia (M5S, Camera dei deputati): “Con il taglio dei parlamentari, che oggi porta da 630 a 400 i deputati e da 315 a 200 i senatori eletti, si perfeziona una rivoluzione democratica: un passaggio fondamentale che prelude alla riforma del meccanismo con cui vengono eletti i membri del Parlamento. Quella di oggi è una vittoria per il Paese: da anni lavoriamo per raggiungere il risultato di riportare i cittadini al centro della vita politica e restituire credibilità alle istituzioni, senza tralasciare il tema della razionalizzazione della spesa pubblica: si prevede un risparmio di 100 milioni l’anno, 500 a legislatura. In 10 anni il taglio dei parlamentari può far risparmiare 1 miliardo di euro alle casse dello Stato. E’ stimato che con i quattrini risparmiati si possono realizzare 133 nuove scuole o 67.000 aule per i nostri bambini, acquistare 13.000 ambulanze o immettere in organico 11.000 medici o 25.000 infermieri, mettere in circolazione 133 nuovi treni per i pendolari: provvedimenti utili al cittadino. Quei cittadini che spesso sono stati chiamati a fare dei sacrifici e si aspettano che la “macchina dello Stato” diventi via via più leggera e meno costosa. Per quanto attiene alla presunta minore rappresentanza, deve esser chiaro che il peso politico non si misura con il numero dei parlamentari quanto piuttosto con la qualità della rappresentanza stessa: questo vale anche per gli irpini che, al pari di tutti i cittadini italiani, con la necessaria riforma del sistema elettorale che seguirà, dovrà poter scegliere attraverso le urne i propri rappresentanti a Montecitorio e Palazzo Madama”.

Generoso Maraia (M5S, Camera dei deputati): “Non è vero che l’Irpinia più rappresentanti ha e meglio sta. D’altronde, in questo territorio, abbiamo avuto presidenti del Consiglio senza che sia cambiato nulla, ovvero restiamo in una crisi economica perenne. Ritengo, invece, che in tal modo si possa fare un discorso di qualità. La misura darà un quadro più chiaro e soprattutto un segnale ai cittadini: anche la politica inizia a fare sacrifici. I parlamentari che resteranno saranno più rappresentativi per questa terra e soprattutto facilmente individuabili come voce della stessa. Il taglio sarà lineare e non andrà a colpire solo le zone interne”.

Maria Pallini (M5S, Camera dei deputati): “La diminuzione del numero dei parlamentari rientra nella più ampia battaglia che il Movimento sta conducendo per la riduzione dei costi della politica. Abbiamo voluto questa legge di riforma costituzionale che allineerà la composizione numerica del nostro Parlamento a quella di altri paesi europei, consentendo un risparmio da investire in servizi. La partita, che ora si apre sul campo della rappresentanza, è altrettanto importante e andrà giocata sul terreno della legge elettorale”.

Umberto Del Basso Caro (Pd, Camera dei deputati): “Voto per disciplina di partito, non perché condivida la scelta. È certo che la provincia di Avellino e le aree interne avranno una minore rappresentanza. Non c’è alcun dubbio. Cercherò di essere vigile, quindi, perché ritengo che, se non lo faccio io, non lo faranno gli altri parlamentari eletti in questa terra. Tramite la nuova riforma elettorale mi adopererò affinché le aree interne non siano ancora una volta penalizzate”.

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