Tagli agli ospedali, ora ricucite

E’ circolata per giorni, come sottofondo della campagna elettorale, l’ipotesi Carlo Iannace assessore alla Sanità, ma il senologo del “Moscati”, eletto con la lista “Per De Luca presidente”, non avrebbe alcuna intenzione di lasciare il posto da consigliere conquistato sul campo domenica scorsa. Inoltre, i ben informati sanno che almeno per un altro anno, la Campania non avrà assessori deputati a questa materia, bensì commissari. Il piano di rientro non è concluso, la legge a livello nazionale è cambiata: la Sanità, a differenza di quanto accaduto durante i cinque anni di Caldoro, non sarà più controllata dal governatore-commissario, ma da un tecnico nominato direttamente dal Governo.
Del resto il braccio destro di Renzi per la Sanità, Federico Gelli, lo scorso 16 marzo a Villamaina lo aveva fatto intendere in modo molto chiaro. “La sanità campana non assicura i Lea (i livelli essenziali di assistenza, ndr) – aveva detto – Chiunque vinca, centrosinistra o destra, sarà ancora commissariata”.

Il nome su cui il Governo romano e Vincenzo De Luca potrebbero ritrovarsi in sintonia è quello di Giuseppe Zuccatelli. L’attuale presidente facente funzioni dell’Agenzia nazionale servizi sanitari (Agenas), ha stilato buona parte del programma di De Luca in materia di sanità. E’ stato anche nel periodo 2009-2011 sub commissario in Campania ed è l’artefice di quel piano Zuccatelli che l’Alta Irpinia ha a lungo combattuto perché prevedeva un netto dimensionamento (potremmo dire chiusura) dell’ospedale di Sant’Angelo dei Lombardi. Un nome che provoca brividi insomma per una parte della provincia…

De Luca però ha più volte ribadito il suo impegno per ridare all’Irpinia una sanità efficiente non solo sul piano dei conti, ma pure dei servizi, il che dovrebbe tenere la nostra provincia al riparo dal ritorno della mannaia Zuccatelli. “C’è il piano ospedaliero da approvare” – ha precisato il neo governatore nei giorni scorsi. Per la nostra provincia sono almeno quattro le urgenze all’ordine del giorno. L’attivazione dei due posti di rianimazione presso il presidio di Sant’Angelo, previsti dal codice 75 e fondamentali per garantire un’offerta riabilitativa di qualità alla “Don Gnocchi”; la lungodegenza all’Sps di Bisaccia, il decongestionamento della città ospedaliera di Avellino e il potenziamento dell’ospedale di Ariano Irpino. Qui domenica alle 9.00 il Tribunale del malato e 22 associazioni scenderanno in piazza per ricordare a De Luca che sul Tricolle c’è bisogno di un’inversione immediata di tendenza rispetto a cinque anni di tagli.

Paola Liloia

Classe 1985, laureata alla Sapienza in Editoria, Comunicazione multimediale e Giornalismo. Ha collezionato stage in uffici stampa romani (Confapi, ministero per la Pubblica Amministrazione, Senato) e collaborato con agenzie di comunicazione, quotidiani online locali e con il settimanale "Il Denaro". Ama la punteggiatura. Odia parlare al telefono e i tacchi. Ama l’Inter e le giornate di sole.

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