Sgarbi al Goleto: ‘Scandalo Giffoni, troppi 16 milioni’

Vittorio Sgarbi come un fulmine. Un attacco pesantissimo al sistema dei finanziamenti regionali su turismo e spettacoli. Un attacco che colpisce il festival di Giffoni e scatenerà polemiche, c’è da scommetterci. La location è l’Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi, l’occasione la mostra di Luca Pugliese “Cosmo Mistico”. Sgarbi arriva con un ritardo di circa due ore, ma prima aveva incontrato il governatore Vincenzo De Luca.

Cortile dell’Abbazia strapieno, visitatori da ogni luogo della provincia. Sgarbi scende dalla macchina, più che cordiale scambia impressioni e battute con tutti. Riceve un grande applauso una volta raggiunto il palchetto, con sedie di chissà quale architetto. Saluti di rito e spazio per i ringraziamenti del caso. E spazio per gli sponsor che hanno reso possibile tutto ciò, ma non li ricordiamo e pertanto evitiamo di citarli.

Incisiva Rosanna Repole, perché il primo cittadino dice subito, a proposito dell’elettrodotto: “Insieme al comitato mi sono opposta a questo scempio, ma il danno era già stato fatto. Io penso che Sgarbi possa diventare testimone e ambasciatore dell’Alta Irpinia”. lo stesso Sgarbi, via Pugliese, aveva ricevuto un dossier sullo stesso elettrodotto, mandato dall’architetto Angelo Verderosa. Proviamo a chiedere al critico un’impressione su elettrodotto e dossier, al suo arrivo. Ma colui che ha esposto i quadri, Luca Pugliese, stoppa tutti: “Le domande non ora. Noi siamo artisti. Stiamo lavorando”.

Dal palchetto i saluti del presidente del Rotary, Massimo Gargano. E inizia dunque lo show del critico d’arte. “Questa è una delle poche zone d’Italia che non avevo mai visitato”, sussurra. Se ne scusa e si scusa anche per il ritardo. L’attesa viene ripagata. “Ad eccezione di Capri e di qualche altro luogo, la Campania è una delle ultime regioni per frequentazioni turistiche. Qui al Goleto davvero non mi aspettavo di vedere qualcosa di straordinario come questa Abbazia. Allora c’è un problema”.

 

E prima dell’attacco sulle risorse economiche: “In Campania ci sono vari problemi. Manca un richiamo gay. Perché il mondo gay è un richiamo, i gay attraggono molte persone. Qui non penso ci sia traccia di gay. Ciriaco De Mita non lo è, altrimenti Nusco avrebbe avuto un altro tipo di turismo. Non lo sono neanche i frati”. Applausi, sorrisi, risate. E poi: “Ho appena visto il vostro governatore Vincenzo De Luca, lui un amico. Ma scopro che in Campania esistono le mafie culturali. Le catene dei musei, che stabiliscono cosa debba essere esposto e cosa no. Poi scopro che il festival di Giffoni, un luogo che non è neanche bellissimo, riceve dalla Regione Campania la bellezza di 16 milioni di euro. Penso che anche Roberto Saviano dovrebbe indignarsi per questo, dovrebbe fare la lotta contro questa roba. Perché Giffoni riceve 16 milioni di euro? Perché altre zone come questa non hanno gli stessi fondi? Cosa cambia per Giffoni con qualche milione in meno?”. Sgarbi definisce “covi” i luoghi beneficiati dai fondi. E fa sapere, sorridendo: “Avete scelto un buon ambasciatore”.

 

Ultimo flash, e ritorno all’Irpinia, a proposito di Expo. Sgarbi boccia il padiglione Italia. E su quello nostrano chiosa: ““Il padiglione irpinia c’era, ma non c’è un cazzo dentro, una cosa assurda”.

 

Giulio D'Andrea

Direttore responsabile di Irpiniapost, classe 1978, si laurea in Giurisprudenza a Perugia e si perfeziona in Psicologia forense a Genova. Mostra subito insofferenza per i tribunali e soprattutto per le cancellerie. Inizia il percorso giornalistico nel 2006, lavorando su carta stampata, internet e televisioni tra Campania e Lazio. Attualmente collabora con il quotidiano “Il Mattino”. Leggeva molto e suonava anche di più, poi la visione ossessiva delle serie Tv gli ha impedito di continuare.

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