Dalla Federazione Provinciale PSI Avellino
Una querelle infinita e al limite del ridicolo attanaglia tutti quelli che siedono nel Consiglio Comunale di Avellino. Nessuno si salva. Non trovano di meglio che lacerarsi su tutto dimenticando programmi e impegni presi con la città.
Divergenze e dissidi che vanno dalle politiche sociali al tunnel, dalle Grandi Opere allo stato di degrado, di disagio e di pericolo che attanaglia tutta la città. Il Teatro Comunale e l’intero centro storico vive di impraticabilità di strade e piazze. Il cinema Eliseo e con esso la Casina del Principe, villa Solimene sono al limite del degrado e privi di qualsiasi accenno di iniziative di aggregazione culturale. Latita da tempo un confronto politico-programmatico capace di portare a sintesi le contese che sempre più spesso si evidenziano a livello cittadino. Solo inciuci, passaggi di casacca, richieste di presenza in giunta e in qualche ente minore. Le solite pratiche clientelari. Dobbiamo amaramente prendere atto che il sindaco FOTI a tre anni dal suo insediamento mantiene inalterati e irrisolti i grandi temi, quali la mobilità, le politiche abitative, le politiche di quartiere, il welfare, il paesaggio produttivo, le reti ecologiche e le politiche culturali. Questo il motivo che ci ha indotto a uscire dal silenzio per definire con chiarezza un percorso condiviso e i tempi di una reale attuazione. Non possiamo affidarci agli umori dei singoli e il PD per primo prenda atto che i suoi rappresentati in Consiglio Comunale, di là dalla messe di voti che mietono, sono del tutto privi di coerenza e di stimolo propositivo. Costoro poco conoscono le difficoltà e i bisogni veri che nella nostra città persistono da tempo. Un altro cambio in giunta, con conseguente e confusa elencazione di nuovi impegni, non convince più nessuno. Non è più il tempo che l’interesse pubblico possa e debba subire continui accomodamenti per assecondare interessi diversi e spesso contrapposti. Occorre perseguire e acquisire la consapevolezza di ragionare insieme, cittadini e istituzioni, saper leggere il proprio territorio, selezionare le priorità sostenibili, le vocazioni, le manchevolezze, le trasformazioni sociali e territoriali che devono essere necessariamente allineati con indirizzi politici convergenti, seppur diversificati, e con relazioni stabili e continue. Il PD comprenda che urge coinvolgere le forze politiche che hanno sempre fornito indirizzi chiari e condivisi al fine di garantire un salutare ricambio. Prenda atto che il Sindaco Foti non è in grado di indirizzare il cambiamento e lo inviti a farsi da parte.
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