IRPINIAPOST: Industrializzazione, ricostruzione, ruralità

La macro area Irpinia-Sannio è stata individuata nel nuovo piano ospedaliero della Regione Campania. Come per l’acqua, l’ambito con la provincia di Benevento. “Data la contiguità dei territori sia ai fini della individuazione degli standard che della partecipazione alle reti, le due Asl vengono considerate come un’unica macro-area con un totale di 713.977 abitanti”, c’è scritto nel documento.

Il bacino di utenza di più di 700.000 abitanti rende compatibile la presenza di un numero di presidi, nella rete di emergenza urgenza, da 5 a 8. All’esito del percorso di riorganizzazione nella macro-area sono previsti n. 7 punti di accesso pari ad uno ogni 102.000 abitanti circa. La loro articolazione è riportata di seguito.

Un DEA nell’AO Rummo di Benevento che funge anche da centro traumi di zona, hub di I° livello nella rete cardiologica, hub nella rete Ictus, hub I nella rete delle Emorragie digestive, spoke per la Terapia del dolore, spoke II per la rete pediatrica;

Un DEA nell’AO Moscati di Avellino che funge anche da Centro Traumi di Zona (CTZ), hub di II° livello nella rete cardiologica, hub nella rete ICTUS, spoke II per la terapia del dolore, hub I nella rete delle terapia del dolore, spoke II per la rete pediatrica. 
 3 Pronto Soccorso  in provincia di Avellino: l’Ospedale di Solofra, l’ Ospedale di Ariano Irpino, l’Ospedale di S. Angelo dei Lombardi. L’ultimo viene considerato necessario perché “in area disagiata con difficoltà di comunicazione. Due i Pronto Soccorso nel Sannio. E nel documento si legge: “Non ci sono altri ospedali candidabili nella rete dell’emergenza urgenza”.

Il Presidio Ospedaliero di S. Angelo dei Lombardi, viene riqualificato con il Pronto Soccorso e riceve l’integrazione nell’ambito di una Afo (area funzionalmente omogenea) di “medicina-cardiologia” di 6 posti letto, di cui due di sub-intensiva in quanto ospedale in zona disagiata, diventando spoke per la rete Ima. Viene confermato anche come struttura di Riabilitazione in quanto all’interno del presidio opera la Fondazione Don Gnocchi che gestisce l’attività di riabilitazione intensiva anche con destinazione di 15 letti all’alta specialità neuro-riabilitativa codice 75. In assenza del bacino di utenza minimo per la conferma del presidio di base e vista la posizione geografica si giustifica la necessità di deroga, come previsto dal regolamento per le aree disagiate.

Il Presidio Ospdaliero di S. Agata dei Goti viene riconfermato con il Pronto Soccorso, punto spoke per la rete trauma e con implementazione della disciplina di Pediatria diventa spoke di I livello nella rete pediatrica.

La struttura privata accreditata Montevergine di Avellino dotata di cardiochirurgia e cardiologia interventistica è inserita come hub di I° livello nella rete cardiologica.

Il Presidio Ospedaliero di Ariano Irpino è confermato quale hub di I° livello nella rete cardiologica e spoke nella rete Icutus Il punto nascita viene confermato per la posizione geografica (800 m di altitudine), anche in deroga ai limiti tendenziali di volumi annui. Viene istituita la disciplina Psichiatria.

L’Ospedale Classificato Fatebenefratelli di Benevento è individuato quale centro spoke nella rete cardiologica e PST nella rete trauma.

Le strutture S. Maria delle Grazie di Cerreto Sannita, e di San Bartolomeo in Galdo, originariamente destinate ad attività ospedaliera, sono confermate quali strutture territoriali polifunzionali per le cure intermedie, con Ospedale di Comunità nella struttura di S. Bartolomeo in Galdo.

L’IRCCS di diritto privato “Fondazione Salvatore Maugeri”, operante in Telese (BN), è confermato quale struttura di riabilitazione, anche di alta specializzazione per il trattamento delle gravi cerebrolesioni e mielolesioni con letti in codice 56 e 75.

Lo stabilimento di Bisaccia, già convertito in struttura territoriale, viene integrato con la presenza di letti di ospedale di comunità, secondo le indicazioni del regolamento, di uno o più moduli di RSA, un Hospice e attività chirurgica ambulatoriale

Complessivamente  la macro-area Avellino-Benevento presenta un eccesso di offerta di posti letto rispetto al fabbisogno che il piano mira, pertanto, a riadeguare. In particolare. la programmazione prevede uno standard di 0,79 posti letto per mille abitanti per post-acuti che non è patologico in quanto, sia nella provincia di Avellino (S. Angelo dei Lombardi) che in quella di Benevento (IRCCS Maugeri di Telese), insistono centri di riabilitazione intensiva e di alta specialità neuroriabilitativa e per mielolesioni a valenza regionale al servizio dell’intera regione.

Per quanto riguarda i punti di accesso e i posti letto per disciplina emergono eccessi in alcune discipline quali la chirurgia generale, l’ostetricia e ginecologia, l’oncologia e la pneumologia. Tali eccessi sono in gran parte sterilizzati col percorso già in atto da parte del settore privato che vede la progressiva chiusura della Casa di Cura Villa Esther. Con il completamento di detto percorso saranno affrontate altre eventuali situazioni di eccesso salvo piccole osmosi di discipline, laddove compatibili, nel rispetto dello standard.