Nel weekend del vicepremier Luigi Di Maio in Basilicata tre le questioni affrontate. C’è quella dello sviluppo tecnologico connesso allo spopolamento. “A fine anno faremo partire un fondo per il venture capital per le start up innovative che permetterà a tanti ragazzi di tornare in Basilicata“, ha detto a Potenza il ministro del Lavoro. C’è poi la questione politica, Di Maio va in Basilicata a sostegno del candidato pentastellato alla presidenza della Regione, Antonio Mattia. “Se i lucani si sono sentiti traditi sulle estrazioni petrolifere, alle prossime regionali potranno scegliere quale presidente dovrà ricontrattare tutto il sistema“. Ricontrattare è termine che sta facendo discutere. C’è chi si aspetta uno stop totale e non una variazione sul tema. Interessante, ed il petrolio è il terzo aspetto del weekend lucano di Di Maio, la lettera pubblicata su www.basilicata24.it da un’attivista.
“Abbiamo avuto la sensazione che il M5S abbia tutte le carte in regola per giocarsi la partita elettorale da favorito – scrivono sullo stesso quotidiano online molto attento ai temi dell’ambiente -. Aspettiamo di conoscere i contenuti del programma pentastellato per la Basilicata e la squadra che dovrà realizzarlo. E’ qui, è sul programma, che il M5S si gioca la reputazione di forza politica capace di innescare processi di cambiamento reali e non solo narrati. Non ci aspettiamo slogan e titoli ad effetto ma idee, progetti credibili e misurabili. In breve, il M5S deve essere convincente con i fatti e non con le parole“.