Il Partito democratico non trova pace. Chi aveva fatto parte della ex maggioranza Pd-Rubinetti (quest’ultimo uomo Udc) resta fuori dai giochi. Imposizione del partito dovuto evidentemente ai nuovi equilibri creatisi in paese con Sel. E allora a 24 ore dalla presentazione delle liste uno dei quattro ex consiglieri di maggioranza, Giuseppe Di Guglielmo, ha scritto alla segretaria regionale Assunta Tartaglione e al segretario nazionale Matteo Renzi. Lui è il più giovane. “Rottamazione al contrario – accusa riferendosi a Calitri e in generale alle piccole realtà -. Qui fanno fuori i giovani con una scelta paradossale”. E dice: “Sono convinto che se a livello periferico viene applicato un cambiamento anomalo, questo non gioverà nella costruzione un Italia plurale e diversa”. L’ex assessore al Turismo non critica la scelta del candidato sindaco. Il nome di Canio De Rosa è condiviso. Ma a Calitri tutti, evidentemente, hanno preso le distanze dall’esperienza degli ultimi 4 anni. De Rosa se la giocherà con altri due candidati. A meno di clamorose sorprese saranno l’ex sindaco Antonio Rubinetti e Michele Di Maio, capolista di Calitri Pulita che si pone come rinnovamento totale.
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