“Il 4 dicembre votiamo No alla Riforma Costituzionale. Votiamo No insieme a quelle migliaia e migliaia di persone, associazioni, comitati che si oppongono alle grandi opere impattanti, alla devastazione ambientale, alle discariche inquinanti, alle trivellazioni in mare e in terra, agli inceneritori, allo smaltimento illecito dei rifiuti, ad un modello di sviluppo che devasta i nostri territori e mette a rischio le nostre vite. Votiamo No insieme a chi ha difeso la scuola pubblica e il lavoro contro la Buona scuola e il Jobs Act”. Così il coordinamento irpino No Triv e il collettivo Attack Irpinia.
Il comunicato
“La Riforma proposta dal Governo Renzi si pone in piena continuità con le riforme di questi anni – si legge nel comunicato -, accentrando poteri e limitando la democrazia nei nostri luoghi e nei nostri spazi di vita. I territori vengono privati della loro decisionalità e i cittadini privati della loro rappresentanza. Con l’ennesima modifica del Titolo V, che regola il rapporto Stato-Regioni, gli Enti territoriali non avranno più voce in capitolo su materie o politiche cruciali per la sorte delle collettività locali: quali l’energia, le infrastrutture, il governo del territorio, la valorizzazione dei beni culturali. Non riduce i costi, non migliora la qualità dell’iter legislativo, ma scippa la sovranità dalle mani del popolo. Non abolisce il Senato ma il diritto dei cittadini ad eleggere i senatori. I nuovi senatori saranno scelti tra sindaci e consiglieri regionali che rappresenteranno i partiti e non i territori, e godranno dell’immunità parlamentare. Non supera il bicameralismo, ma lo rende più confuso, indebolisce il potere legislativo del Parlamento a favore di un “esecutivo-legislativo” attribuito al Governo. Non rappresenta il cambiamento di cui abbiamo bisogno, ma quello voluto dalle lobbies e dalle grandi banche, che hanno espressamente chiesto la rottamazione delle Costituzioni del Sud dell’Europa perché ancora tutelano i lavoratori. Votiamo NO per cambiare radicalmente il segno delle riforme chieste dai cittadini. Nelle mobilitazioni che abbiamo sostenuto negli ultimi anni abbiamo imparato una lezione: la democrazia nel nostro Paese va riformata, ma va estesa e restituita alla partecipazione dei cittadini e delle collettività locali. Stiamo costruendo nei prossimi giorni iniziative in Irpinia per sostenere e diffondere le ragioni del NO, tramite volantinaggi e incontri pubblici. Il 17 novembre saremo a Teora, il 18 a Grottaminarda, il 22 ad Avellino con il PRC e Giovanni Russo Spena, altre iniziative sono in programmazione”.
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