“Ho letto l’intervista a Pietro Foglia su questa testata e quindi innanzitutto vorrei dire due parole su chi sono, visto che si è parlato di personaggi in cerca di autore”. A parlare è Corrado Martinangelo.
Prego, ci dica…
“Faccio parte della segreteria particolare del ministro Martina e mi occupo per conto suo di tutto ciò che riguarda l’agricoltura. Sono stato assessore a Salerno, collaboratore di Paolo De Castro in Europa e coordinatore del dipartimento Agricoltura del PD con Bersani, dopodiché Martina mi ha chiamato nella sua segreteria. Mi occupo di agricoltura da 12 anni e per completezza specifico che una parte del mio percorso ha incrociato il tema dell’industria essendo stato parte del Cda dell’Asi di Salerno. Insomma, ho un pezzo di percorso comune con Foglia: lui, prima di andare alla presidenza della commissione Agricoltura, è stato presidente dell’Asi per diversi anni. Ma su questo chieda a De Mita che le sa dire meglio di me”.
Veniamo all’agricoltura, pomo della discordia. Il nuovo Psr e le osservazioni fatte dall’Europa. Lei conferma quanto dichiarato a Serino qualche giorno fa, che quindi l’Europa ha prodotto oltre 600 osservazioni al Psr dell’attuale maggioranza? Foglia sarebbe pronto a un confronto su questo tema.
“Sono pronto anche io, fermo restando che trovo fuori luogo che dei funzionari regionali partecipino a confronti durante la campagna elettorale. Ad ogni modo, se ce n’è necessità sono pronto a venire ad Avellino con la mia auto, non ho problemi. Quanto al nuovo Psr, il 24 aprile l’Europa ha fatto pervenire le osservazioni al Piano che non sono solo di natura tecnica. Si legge in un passaggio che il Psr della Regione Campania non produce scelte, non contiene una strategia precisa. È come se ci avessero detto che è un bambino che viene al mondo senza cuore e polmoni. Ci vorranno insomma altri 5-6 mesi per avere i primi bandi e il Psr in sostanza da 2014-2020 diventerà 2016-20”.
Provo a fare l’avvocato, potrebbe essere che queste comunicazioni non siano ancora arrivate a Foglia?
“Sarebbe grave, ma visti i disastri compiuti in questi anni non mi meraviglierebbe se ancora non avesse letto il documento. Aggiungo, per onestà intellettuale, che ci sono state altre Regioni che pure hanno ricevuto osservazioni, ma solo di natura tecnica”.
E per quanto riguarda il vecchio Psr?
“Su questo consiglio a Foglia di andarci cauto. Lui sostiene che non ci sarà disimpegno, io dico di aspettare il 31 dicembre 2015 prima di parlare”.
Ha altro da aggiungere?
“Si, ribadisco la mia disponibilità al confronto e mi piacerebbe fosse allargato ad altri temi, come la forestazione e l’Expo. Qui la Campania sarà presente con delle iniziative solo nell’ultimo mese, mentre saremmo dovuti essere protagonisti per tutta l’esposizione con una presenza del nostro territorio massiccia. Anche questa mancata programmazione rientra tra i disastri di Caldoro e i suoi”.