La delusione e la contestazione dei tifosi dopo Varese; le scuse pubbliche di calciatori, allenatori e presidente; il perdono dei tifosi testimoniato dalla calorosa accoglienza all’ingresso in campo della squadra e il continuo sostegno fino al 95° minuto della partita contro la Virtus Entella; la nuova contestazione al triplice fischio.
La tanto attesa grande prestazione chiesta a gran voce dai tifosi e promessa pubblicamente da allenatore e calciatori, non è arrivata. L’Avellino non ne ha più. O almeno è quello che sembra.
Dov’è finita la rabbia, la cattiveria agonistica, il cuore, la grinta che hanno quasi sempre contraddistinto questa squadra per più di due terzi del campionato? Non ci è dato saperlo, ma una cosa è certa: ovunque siano stati smarriti sarebbe opportuno ritrovarli subito, perché domani è di nuovo campionato. E l’Avellino è atteso dalla difficilissima trasferta di Crotone.
La squadra di mister Drago è alla ricerca di punti preziosi in chiave salvezza e vuole riscattarsi dalla pesante sconfitta di sabato scorso a Modena. Anche l’Avellino però è obbligato a vincere, perché il cammino verso i play-off, dopo gli ultimi risultati negativi, si è complicato e non poco. Ora i bianco-verdi occupano l’ottavo posto in classifica a quota 54 punti, in coabitazione di Spezia e Pescara. Un solo punto da gestire sul Livorno, che attualmente occupa la nona piazza. Un’ eventuale sconfitta in terra calabrese e la contemporanea vittoria dei toscani, che giocheranno in casa contro il Modena, significherebbe Avellino fuori dalle prime otto per la prima volta in questo campionato.
A complicare la situazione le numerose assenze con cui Rastelli deve fare i conti per la partita di domani in programma alle 20,30 allo stadio Ezio Scida di Crotone. Su tutte quella degli infortunati Soumare e Mokulu, quest’ultimo tra i migliori contro la Virtus Entella, e soprattutto quella per squalifica di bomber Castaldo. Ma non ci sono più alibi.
“Sei finali da disputare…Un sogno da realizzare. Prima uomini poi calciatori: era lo striscione esposto dagli ultras in curva sud sabato scorso contro la Virtus Entella. Una ormai è andata, e male. Ora ne mancano cinque. Cinque partite in cui l’Avellino deve cambiare di nuovo atteggiamento se vuole raggiungere l’obiettivo dichiarato da inizio stagione e realizzare il proprio sogno oltre che quello di migliaia di tifosi.
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