Meglio tardi che mai. Dovevamo attendere le giornate del Fondo ambiente italiano perché si muovesse qualcosa sul fronte ambiente e futuro. Intendiamoci, l’azione e l’importanza del Fai non si discutono. Ed è naturale che in eventi come questo si torni a parlare delle varie problematiche del territorio irpino. Ma non si comprende perché alcune vicende siano costantemente caratterizzate da dubbi ed esasperanti lentezze.
Prendiamo la vicenda eolico a Conza della Campania. Le Proloco della provincia diramano una nota in cui si esprime contrarietà all’insediamento del parco da dieci pale nei pressi della diga e dell’oasi. Benissimo, peccato che la questione vada avanti da mesi. Che un’associazione si stia battendo nel silenzio generale. E che il rappresentante delle Proloco regionali, l’irpino Tony Lucido, avesse già espresso forte contrarietà agli impianti due settimane fa dopo la forte denuncia del Wwf (anch’essa tardiva). In ogni caso le Proloco della provincia scrivono: “Fermare e ripensare all’insediamento del polo eolico che se da un lato dà la possibilità di creare energia pulita, dall’altro lato provoca un danno all’ambiente e al territorio di gran lunga superiore, scoraggiando investimenti nel turismo ed alimentando lo spopolamento dei paesi”.
Nel frattempo si torna pure a parlare di un’importante infrastruttura turistica. La ciclovia dell’acqua, Caposele-Leuca. “La campagna #salvalacqua è stata un successo per la raccolta firme interregionale con la Puglia per la ciclovia dell’acquedotto pugliese“. Giusto, giustissimo. Già le associazioni che stanno lavorando al progetto denunciarono pochi mesi fa la lentezza dei nostri vicini pugliesi. Ancora una volta ci vuole il FAI per far quello che non riesce ai rappresentanti politici dei nostri paesi e della nostra Regione. Gli stessi che vanno avanti da anni a parlare dell’accordo interregionale sull’acqua, forse un pochino più importante della ciclovia; salvo poi non dare seguito concreto ai loro propositi. E sempre per il discorso acqua, lo stesso FAI ha chiesto più attenzione per il bacino imbrifero della piana del Dragone a Volturara come riporta oggi il geologo Sabino Aquino sul Mattino. Spostandoci su un altro versante, oggi ad Avellino si è presentata la sagra del tartufo di Bagnoli Irpino. A margine l’assessore competente ha dichiarato: “Al momento non abbiamo riferimenti certi sui fondi per le seggiovie“. L’Irpinia è lenta. Lenta ad affrontare i problemi, lentissima nel programmare sviluppo. Bravissima però a parlare, a vuoto, di promozione turistica.
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