Il Pd litiga, i Cinque Stelle preparano le liste

Mentre il Pd è alle prese con i consueti scontri interni, con Forza Italia che intanto cerca di rialzarsi ed Ncd che proverà a reagire alla sconfitta alle regionali, c’è un Movimento Cinque Stelle che si muove silenzioso in Irpinia in vista delle amministrative 2016. Qui l’Udc potrebbe giocare sempre un ruolo fondamentale nei comuni. E c’è l’incognita Sel. Si muovono silenziosamente i Cinque Stelle. Ma non troppo, perché l’appuntamento elettorale è ghiotto. Ventotto i comuni al voto. Se non ora quando? Lo abbiamo chiesto a Carlo Sibilia, deputato del M5S e membro del cosiddetto “direttorio” nazionale insieme a Di Maio, Fico, Di Battista e Ruocco.

Sibilia, prima di tutto che momento è per il Movimento Cinque Stelle in Campania e in Irpinia?

Sostanzialmente siamo in salute, perché all’interno del Movimento prendiamo giorno per giorno coscienza delle nostre potenzialità. Adesso sono in molti a darci credibilità come forza di governo. Parti dell’elettorato si avvicinano. Siamo all’altezza di governare nelle città, anche perché le alternative appaiono già fallimentari e perché stiamo lavorando con proposte serie.

Ok perfetto, ma parliamo sul piano locale…

Beh in Campania i candidati non eletti e gli iscritti continuano l’attività politica. Certo noi non organizziamo convegni a raffica come gli altri. Ma le assicuro che il Movimento è vivo, anche in provincia di Avellino. Il territorio si sta attrezzando per affrontare le elezioni amministrative che saranno molto interessanti… a cominciare da Napoli ovviamente, fino ai paesi della nostra Irpinia.

Arriviamo al punto, il M5S sarà protagonista in questi 28 paesi?

Non in tutti. Io stesso ho lanciato una sorta di esortazione-appello agli iscritti a muoversi e ad attivarsi presto per arrivare pronti all’appuntamento. E’ molto importante che il percorso parta dalle stesse realtà locali, anzi è fondamentale. Ma, come al solito, prenderemo le distanze da chi vuole soltanto il simbolo del Movimento senza condividerne i valori.

Insomma, la dinamica è quella nota. Lista certificata o non se ne fa niente. E guai a parlare di alleanze o civiche di lontana ispirazione pentastellata. E’ così?

Guardi, io potrei iniziare a fare il giro di tutti i paesi e organizzare una lista in ognuno di questi già da domani. Potremmo tranquillamente partire da un gruppetto di persone, attrezzare una squadra e presentare documentazione e candidati. Ci riusciremmo senza problemi. Ma non lo faccio e non lo farò, perché chi è vicino al Movimento conosce benissimo il percorso da compiere. Io non promuovo direttamente liste. Supporto chi a cominciare da adesso si metterà al lavoro e naturalmente chi ha già avviato il percorso. Quindi no, non saranno coperti tutti i paesi. Sicuramente contiamo di essere presenti con una nostra lista in almeno 5 realtà. Ma speriamo di arrivare a 10. A breve avremo un quadro più chiaro. Una cosa è certa. No ad accozzaglie che dopo le elezioni si perdono per strada.

Se ho capito bene non conta quanto è grande il Comune. Avella, Monteforte, Serino e Lioni sono le realtà più importanti al voto, a livello numerico. Ma se in uno di questi comuni non ci sono le condizioni per una formazione M5S, e se invece le condizioni nascono in un piccolissimo centro, ben venga quest’ultimo. Giusto?

Giustissimo. Noi non abbiamo fretta, la nostra crescita sarà lenta ma inesorabile. Sono contento se potrò dare una mano a prescindere dagli abitanti.

In Alta Irpinia va alle urne oltre un terzo dei comuni al voto. Un banco di prova importante per il Pd, che punta a conservare diverse roccaforti. In una zona con tematiche su cui spesso ponete l’attenzione, vedi l’ambiente. E un voto importante nelle dinamiche del Progetto Pilota per le aree interne. Per voi è una sfida come un’altra oppure qualcosa di più?

Quella altirpina è davvero una partita di cuore perché credo fermamente in quel territorio. Ci siamo impegnati e ci impegniamo quotidianamente su ambiente e acqua, a Roma e a Napoli. In realtà dovrebbe farlo anche chi viene da questo territorio come Rosetta D’Amelio, che invece preferisce continuare a tenere un atteggiamento autoritario in Consiglio. Credo che qui, forse più che altrove, il progetto della Democrazia Cristiana sia risultato fallimentare. Scontiamo un grande handicap anche generazionale. Moltissimi degli irpini che incontro a Roma o in giro per l’Italia vengono dall’Alta Irpinia. Ovvio, sono dovuti emigrare!

Ha parlato della D’Amelio quindi non posso non chiedere di Lioni. Qui ci sarà una lista del Movimento Cinque Stelle?

La partita è molto interessante a Lioni, inutile nasconderlo. E’ un centro strategico per tutta l’area… dove però la vecchia politica ha perso. Sì, a Lioni si sta lavorando a una lista. Come per altri centri non c’è ancora niente di certo ma si sta lavorando.

E a Torella dei Lombardi, dove alcuni vostri iscritti hanno fatto cadere il sindaco?

Massima stima per gli amici di Torella, che forse avrebbero dovuto capire prima che non ci potrà mai essere una maggioranza un po’ Cinque Stelle e un po’ Pd. Ma su questo aspetto voglio parlare in generale. Non ci può neanche essere un gruppo metà Cinque Stelle e metà Sel. Fermo restando che le liste del Movimento saranno come sempre solo quelle certificate, noi siamo contrari a ogni ambiguità. Adesso spero che a Torella, dove abbiamo un bel numero di iscritti e simpatizzanti, si possa formare una nostra lista.

Un altro comune importante è Lacedonia, protagonista delle recenti cronache per le intimidazioni legate all’eolico. Qui vi muoverete?

Lo spero! A Lacedonia c’è fermento e qualche possibilità. Sulla questione dell’eolico selvaggio abbiamo sempre denunciato la situazione, portando le carte a Roma o in Procura. Del resto su chi amministra a Lacedonia abbiamo già detto quello che pensavamo con un documento ufficiale, chiedendo anche risposte a un’amministrazione che ha contribuito a creare il caos. Dalle misure catastali in possesso dei comitati si evince che i proprietari dei terreni espropriati sono in parte riconducibili a parenti di consiglieri comunali..

In generale non è impossibile, in qualche realtà, un accordo Pd-Udc visto il nuovo governo in Regione. Magari un patto di non belligeranza. Sarebbe un blocco imbattibile?

È il blocco degli scempi creati in Irpinia. È imbattibile se le persone si genuflettono allo scudo crociato. Ma c’è un’altra stagione politica in atto. Se vogliamo crescere bisogna svegliarsi subito. Invito i nostri simpatizzanti ad attivarsi, da Lioni per arrivare ad altri comuni. Siamo al loro fianco, a patto che ognuno si prenda le sue responsabilità.

Bene, ne riparleremo tra qualche settimana. Senta, c’è un sindaco che secondo Lei sta facendo meglio degli altri in provincia?

Non so, mi faccia un attimo pensare. Beh prima di tutto ho grande stima a prescindere per i sindaci giovani. Fare gli amministratori è già difficile oggi, se poi aggiungiamo anche le difficoltà generazionali. Vedo di buon occhio il sindaco di Chiusano, Carmine De Angelis.

Che pensa di Michele Di Maio a Calitri?

Lo dovranno giudicare gli abitanti di Calitri…

Quello che sta facendo peggio?

Foti è troppo ovvio? (ride, ndr). Beh penso che per quello che ci siamo detti prima la risposta sia scontata. Il sindaco di Lacedonia, Mario Rizzi. Ah, e poi il sindaco di Nusco…

 

Giulio D'Andrea

Direttore responsabile di Irpiniapost, classe 1978, si laurea in Giurisprudenza a Perugia e si perfeziona in Psicologia forense a Genova. Mostra subito insofferenza per i tribunali e soprattutto per le cancellerie. Inizia il percorso giornalistico nel 2006, lavorando su carta stampata, internet e televisioni tra Campania e Lazio. Attualmente collabora con il quotidiano “Il Mattino”. Leggeva molto e suonava anche di più, poi la visione ossessiva delle serie Tv gli ha impedito di continuare.

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