Gal, Sant’Andrea e Calitri nell’Irpinia-Sannio

Si ricomincia a parlare di Gal in Alta Irpinia. Dopo la guerra a suon di delibere e dichiarazioni a mezzo stampa della scorsa estate, guerra culminata nella frammentazione del territorio altirpino in ben tre Gruppi di azione locale (leggi qui), l’argomento è tornato di interesse in questi ultimi giorni.
Il pretesto lo ha fornito la pubblicazione da parte della Regione Campania di un nuovo bando riservato ai Gal bocciati dalla prima valutazione dell’assessorato regionale all’Agricoltura e quindi non finanziati. Tra questi il Gal ATS A.I.S.L (Aree interne e sviluppo locale), formato in agosto dall’unione tra il neonato Gal Irpinia-Sannio e il Cilsi, che ora ha una seconda chance.

La novità è che, diversamente da quanto accaduto nell’estate 2016, nel Gal entrerà anche il Comune di Sant’Andrea di Conza che qualche giorno fa ha deliberato la condivisione della strategia. Il paese era rimasto escluso da tutto perché aveva inizialmente scelto di aderire, assieme ad altre dieci amministrazioni irpine, al gruppo di azione locale “I sentieri del buon vivere”: realtà a cavallo tra le province di Avellino e Salerno che tiene insieme diversi comuni della valle del Sele e i monti Picentini. Ma non aveva fatto altrettanto la vicina Conza. E il bando regionale prevedeva come condizione per l’annessione il criterio della contiguità territoriale. La nuova delibera, motivata dall’ “interesse pubblico ad aderire a una strategia di sviluppo locale”, ha revocato la decisione agostana e optato per l’IrpiniaSannio Cilsi.

Ci riprova invece Calitri che già aveva scelto il Gal di Rino Buonopane e Donato Gioseffi. Il sindaco Michele Di Maio era stato uno dei più attivi nel difendere l’esistenza del Cilsi, a capo della fronda interna al Progetto Pilota di primi cittadini dissidenti che si opponevano all’assorbimento di tutti i paesi dell’Alta Irpinia da parte del gruppo di azione locale di Vanni Chieffo, l’Irpinia. Del resto Calitri è da sempre uno dei comuni più attivi all’interno del Cilsi, a partire da progetti come il Parco Letterario e il Contratto di fiume Ofanto. Ma era rimasto accerchiato proprio dai comuni del Gal Irpinia, scegliendo di restare fuori da tutto per di non rinunciare alla strategia del neonato ATS A.I.S.L. Ora Di Maio e i suoi ci riprovano, ribadiscono l’adesione al progetto sebbene con la consapevolezza che “il territorio comunale non confina fisicamente con uno dei comuni compresi nell’area del GAL CILSI per effetto della frammentazione venutasi a creare a seguito delle aggregazioni territoriali che hanno diviso, in alcuni casi, le aree definite dal PTR Campania e i Sistemi Territoriali di Sviluppo”. Difficile al momento fare previsioni sulla riuscita o meno dell’operazione.

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