Elezioni in Irpinia, la presenza rosa è minima

«In Provincia di Avellino i dati della presenza delle donne nelle liste elettorali che concorrono il prossimo 11 giugno per le elezioni comunali, sono ancora poco incoraggianti e dimostrano che nelle amministrazioni comunali sono poche le donne che si candidano alla guida dei municipi e che faranno parte del Consiglio Comunale», dichiara la consigliera di Parità provinciale Antonietta De Angelis. Ed è quanto emerge dall’analisi che è stata presentata dall’Ufficio provinciale della Consigliera che ha esaminato tutte le liste presentate nei 13 Comuni al voto nella Provincia di Avellino.

Sono 397 i candidati totali (esclusi i candidati sindaci), di cui 125 sono le candidate donne pari al 31,5% nelle complessive 34 liste presentate. «Solo 19 liste su 34 (circa il 56%) hanno una rappresentanza femminile adeguata», ricorda la Consigliera. E ricordiamo che tra i candidati sindaco la percentuale scende vertiginosamente. Solo tre.

La legge 215/12, approvata nel novembre del 2012, ha previsto per i comuni sopra i 5000 abitanti  la preferenza di genere: l’elettore può esprimere fino a due preferenze (anziché una) a condizione che vadano a candidati di sesso diverso (pena l’annullamento della seconda scelta) e la quota di lista: nelle liste elettorali i candidati di uno stesso sesso non possono superare i due terzi del totale. Devono obbligatoriamente rispettare la parità di genere i Comuni con un numero di abitanti compresi tra i 5mila e 15mila. In questa competizione elettorale  i due Comuni  che superano i 5000  abitanti, Atripalda e Solofra, hanno rispettato nella composizione delle liste la rappresentanza di genere.

«In alcuni  Comuni con  popolazione  inferiore ai 5mila abitanti, per i quali la  Legge 215/2012 non prevede la  applicazione della quota lista, le liste sono ancora molto sbilanciate verso candidature al maschile. Tre compagini non hanno nemmeno una rappresentanza femminile. Sono solo tre le liste che ad esclusione del candidato sindaco, hanno lo stesso numero di candidati di sesso opposto».

«Le donne sono ancora estremamente sotto rappresentate nella carica di sindaco – sottolinea De Angelis – nei 13 Comuni al voto le donne candidate a guidare le amministrazioni sono soltanto 3. Nel corso degli anni le donne si sono ritagliate molti spazi nel mondo del lavoro, grazie alla loro professionalità e alle loro competenze. Dobbiamo raggiungere l’obiettivo della parità di genere anche in politica – afferma la Consigliera – e dare il giusto spazio alle donne nelle liste elettorali e nella composizione delle giunte . C’è bisogno di un cambiamento culturale che porti a vedere le donne come una vera e propria risorsa per l’intero mondo politico, sociale ed economico».

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