Delrio: dal cantiere di Napoli al progetto in Irpinia

Da Afragola a Grottaminarda le cose non sono esattamente uguali. Nel Napoletano Graziano Delrio assiste infatti alla ripresa del cantiere Tav. E’ con il governatore Vincenzo De Luca. Questo nella mattinata. Nel pomeriggio il ministro delle Infrastrutture si trasferisce in Irpinia. Qui si sente parlare da anni di Alta Velocità, Napoli-Bari e Lioni-Grottaminarda. Solo che a parte l’inaugurazione formale del cantiere sulla strada, non c’è altro sull’asfalto.

 

E infatti Delrio ha detto: “Questo territorio ha voluto fortemente il progetto Alta Velocità. Si tratta di un’opera strategica non solo per il Sud ma per l’intero Paese. Ecco perché va costruita nei tempi e nei modi più giusti. Questa opera sarà fondamentale per la logistica e per l’industria di questo territorio; parliamo di uno strumento di una importanza straordinaria per lo sviluppo che solo se unito all’Alta Capacità e ai porti di Napoli e Salerno porterà sviluppo alle aree interne”.

Poi la rassicurazione proprio sulla linea ferroviaria: “Per la tratta più impegnativa, l’Apice-Orsara, abbiamo deciso di suddividerla in lotti funzionali. E il primo tratto vede già 700 milioni disponibili, quindi entro l’anno si può predisporre il bando. Di fronte abbiamo una grandissima occasione, non possiamo e non dobbiamo sprecarla. Lo Stato deve tornare a consegnare le opere in tempi certi”.

Prima il ministro aveva incontrato sindacati e operai della ex Irisbus.

 

DOMENICO GAMBACORTA, presidente della Provincia . “Oggi – dice -mettiamo sul tappeto cose importanti, ma occorre l’impegno del governo. L’Irpinia non può fare a meno dell’alta capacità. L’Ufita è zona strategica ma attraversata da grossi punti interrogativi. Non sappiamo ancora come si chiamerà la ex Irisbus. E in generale la progettazione è sempre in ritardo”.

 

UMBERTO DEL BASSO DE CARO, sottosegretario alle Infrastrutture , ci tiene invece a evidenziare i risultati del Governo Renzi, senza il quale non si potrebbe parlare di Alta Capacità e Lioni-Grottaminarda. “Il progetto iniziale dell’Alta capacità conteneva un equivoco. Nel descrivere i poteri del commissario parlava di varianti a discrezione dello stesso commissario. E in effetti c’erano dubbi sul tratto Apice-Orsara (quello che ci interessa, ndr). E’ il tratto più costoso e più complicato. Noi però abbiamo corretto quella norma e confermato la stazione di superficie in Irpinia. C’era il rischio che si arrivasse sul suolo con un ascensore. La legge – assicura – non è più oggetto di discussione. La Napoli-Bari-Lecce-Taranto, perché si chiama così, è la più importante opera del Mezzogiorno. Il Sud – aggiunge – va aiutato nello sviluppo non nell’assistenza”. E sulla Lioni-Grottaminarda spiega: “Abbiamo lottato contro l’ottanta per cento del Parlamento che si derideva. Noi portavamo in legge un’opera che risaliva alle leggi post-terremoto. Ma anche qui ce l’abbiamo fatta”.

Omaggio floreale e applausi bipartisan per la neo-presidente del Consiglio regionale, ROSETTA D’AMELIO: Poche parole ma molta soddisfazione. “E’ un momento importante di sviluppo infrastrutturale. Uniamo i mari. Stiamo finalmente arrivando a mettere la prima pietra”.

Presenti diversi sindaci (Repole, Di Cicilia, Montanaro, Cobino), amministratori (Costantino Preziosi, Ianniciello), i sindacati, il presidente degli industriali irpini Sabino Basso, Pietro Foglia e il direttore di Invitalia Domenico Arcuri.

 

Giulio D'Andrea

Direttore responsabile di Irpiniapost, classe 1978, si laurea in Giurisprudenza a Perugia e si perfeziona in Psicologia forense a Genova. Mostra subito insofferenza per i tribunali e soprattutto per le cancellerie. Inizia il percorso giornalistico nel 2006, lavorando su carta stampata, internet e televisioni tra Campania e Lazio. Attualmente collabora con il quotidiano “Il Mattino”. Leggeva molto e suonava anche di più, poi la visione ossessiva delle serie Tv gli ha impedito di continuare.

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