Dura nota di L’Italia è popolare che risponde alle dichiarazioni del consigliere regionale Maurizio Petracca. La spaccatura insanabile tra l’architetto avellinese e il partito dei De Mita si era consumata in occasione della presentazione delle liste per le amministrative ad Avellino quando il consigliere regionale ha scelto di procedere da solo, senza il placet dell’ex leader della Dc, nel sostegno a Luca Cipriano.
“Vaniloquio e vanagloria vanno spesso a braccetto, come ci confermano le parole di Petracca. Per uno che anni fa è andato a letto da candidato per Caldoro e si è svegliato da candidato per De Luca, del tutto indifferente prima e dopo alle ragioni politiche del cambiamento, fare appello alla coerenza non è una spiegazione politica, ma è un’offesa alla lingua italiana. Sarà il tempo a dirci le vere ragioni della sua scelta qui ad Avellino. Noi non abbiamo dubbi e non abbiamo fretta: chi ne avesse si rivolga al PD. Di certo, allo stato, c’è il solo fatto che queste ragioni non ha saputo spiegarle guardando negli occhi, rifugiato com’è nel finto perbenismo di chi non ha coraggio. Non ci pare che il suo possa definirsi un incedere a testa alta, sembra più il camminare col mento all’insù dei vanitosi. Sarà per questo che a furia di guardare in aria, non tanto politicamente quanto umanamente, è finito con i piedi nella melma”, così si legge nella nota inviata dalla segreteria di Giuseppe Del Giudice.
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