Vincenzo De Luca nell’azienda di Salvatore Malerba a Montella, dopo una visita al nuovo stabilimento, in costruzione, della Acca Software.
Temi che riguardano l’Irpinia in primo piano nel suo discorso: crisi dell’agricoltura e sanità. Sugli ospedali il candidato del PD arringa la folla: “Caldoro si è comportato come un cafone per non aver fatto niente sulla sanità e aver annunciato aperture di ospedali nell’ultimo mese di campagna elettorale”. Sulle strutture ospedaliere dell’Alta Irpinia rincara la dose ironico: “Qui è stato un cafone due volte: per aver chiuso gli ospedali e per non aver ricevuto cento sindaci con un vescovo in Regione. E allora è due volte cafone e deve essere anche scomunicato”.
LA TERRA E LA VENA POETICA DI DE LUCA: “Ho tanti motivi di appassionamento quando visito queste zone. Io vengo dalla terra e voglio dare attenzione alla terra. Qui le radici riemergono, sento un profumo antico. Resto sempre colpito dalle bellezze dei vostri paesaggi”.
I PROBLEMI: “Ho iniziato a far politica lottando con i produttori di tabacco e nel campo dell’ortofrutta. Abbiamo lottato a Persano a difesa degli agricoltori. Abbiamo pure preso botte e siamo finiti in galera. Sono cose che non dimentico. E per questo vi assicuro che voglio un’altra Regione. Mi si stringe il cuore pensando allo spopolamento di questi territori. I ragazzi devono poter vivere, ma ci vogliono infrastrutture moderne. Come una tratta ferroviaria, banda larga, collegamenti migliori insomma. Rispetto a questi temi c’è stato il nulla in questi anni dal mio avversario Caldoro. Io voglio impegnarmi per il futuro produttivo dell’Irpinia. Lo farò d’accordo con i produttori, con gli operatori turistici. A differenza degli altri, noi non scompariremo una volta vinta la battaglia elettorale. Perché la vinceremo”.
I PRESENTI CANDIDATI: De Luca arriva con la candidata Pd, Roberta Santaniello. Le prime a farsi trovare presenti sono Rosetta D’Amelio e Annarita Colantuono. Da Avellino Francesco Todisco. E Beniamino Palmieri. Ci sono sindaci e consiglieri comunali di tutta la zona. Da Rosanna Repole ad Anna Dello Buono. Da Aniello Chieffo a Emiliano Gambone. E l’ex primo cittadino di Nusco, Giuseppe De Mita.
IL GRIDO D’ALLARME: “O si interviene adesso sulla crisi della castagna o scompariamo. Tra venti anni potremmo risolvere il problema del cinipide. Ma a quel punto non avremmo più mercato”. Così Salvatore Malerba. Che durante la crisi si è inventato un’ottima birra con farina di castagna…
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