L’unione fa la forza. Sarà questo, d’ora in poi, il mantra dei comitati civici nati per contrastare quello che loro stessi definiscono “lo scempio del territorio irpino“. Dall’eolico selvaggio al pericolo trivellazioni, dalle centrali Terna allo spreco dell’acqua. Tutto sarà materia d’intervento del coordinamento costituito dopo l’assemblea svoltasi lo scorso ottobre a Bisaccia che ha avuto il merito, tra l’altro, di aprire un confronto tra cittadini, sindaci ed attivisti.
Una vicenda, quella legata al proliferare dell’eolico, sempre più intrecciata con la cronaca: “Negli ultimi tempi gli episodi legati alla criminalità hanno subito un aumento non più tollerabile. Abbiamo denunciato al Prefetto e alla commissione antimafia quel che sta accadendo. Anche i sindaci hanno fatto propria la battaglia ma, non vedo, però, una risposta efficace. C’è una narrazione di chi si dice contrario all’eolico e alla crinimalità, ma di fatto, non si fa niente.
Chiediamo che si costituisca una task force su questa zona. I sindaci, ad esempio, possono dotarsi di una equipe di tecnici, sull’esempio di quanto accade a Calitri, composta da avvocati, architetti, ingegneri ambientali ed esperti di storia dell’arte per andare in conferenza di servizio ed opporsi ai progetti”. Un messaggio chiaro, dunque, che dovrà arrivare anche al Settore parchi e foreste e siti Unesco della regione Campania per chiedere “l’avvio del procedimento per la istituzione di un Parco Regionale Rurale che possa specializzare i territori ed alzare i livelli di tutela delle specificità locali oltre che fornire strumenti più adeguati per la propulsione di uno sviluppo locale che tenga assieme gli investimenti fatti e gli indirizzi della strategia nazionale per le Aree Interne, che tale Parco Regionale sia perimetrato e coincida con l’area del Progetto Pilota”. Da qui, inoltre, la richiesta che la moratoria, proposta dai sindaci, sia la condizione necessaria per il finanziamento del Progetto Pilota.
Netto l’intervento di Roberto De Filippis: “I comitati oggi fanno un salto di qualità azzerando le differenze e chiamando le istituzioni ad un atto di responsabilità. Chi do dovere, forse, sta facendo male il suo lavoro”. Soddisfatti gli attivisti anche dell’ endorsment ricevuto ieri da Monsignor Pasquale Cascio, Vescovo altirpino che, in pieno stile “Papa Francesco” ha sottoscritto l’impegno ambientalista ma non solo. Questa mattina, in sala, solo stati fatti dei nomi. I nomi di chi, secondo i rappresentanti dei comitati come Enzo Tenore (Aquilonia), dovrebbe rispondere alle domande e dare alcune risposte: da Mario Rizzi, presidente della Comunità Montana a Ciriaco De Mita (“fautore del Progetto Pilota”), la questione, da un milione di dollari, posta sul tavolo resta la stessa: l’indirizzo politico che vogliono darci è che dobbiamo andare via dall’Irpinia?
Da qualche tempo meditavamo sull'opportunità o meno di congedarci ufficialmente. Un po' perché restii a…
Riceviamo e pubblichiamo la nota dell'assessore comunale di Lioni, delegato alla Montagna, Rocco D'Andrea: "Dopo…
Marcello Arminio si conferma sindaco ancora una volta a Bisaccia. Staccata di un centinaio di…
Per la prima volta c’è una donna alla guida di Morra De Sanctis. Fiorella Caputo…
Dopo il risultato per la Lega alle Europee, superiore al 50 per cento nel piccolo…
Era solo questione di quorum per Gerardo Pompeo D’Angola, unico candidato sindaco in lizza dopo…