Caos Regione, Pd difende D’Amelio. Ma Di Maio attacca: ‘Renzi pagherà il conto’

E’ caos in Regione Campania. Mentre Vincenzo De Luca depositava il ricorso, le opposizioni erano davanti al Consiglio regionale. Accesso impedito per questioni formali. L’insediamento non c’è stato, questo il punto principale della discordia. Assemblea rinviata da Rosetta D’Amelio che “vuole vederci chiaro”. Situazione senza precedenti. Sta di fatto che i Cinque Stelle criticano la decisione. Secondo Luigi Di Maio l’insediamento doveva avvenire perché si formalizzasse la sospensione del neo-governatore che di fatto non lo è al 100 per cento. Più cauti gli uomini di Forza Italia, che in una conferenza stampa spostata in un’altra stanza hanno assicurato opposizione netta.

LA NOTA DEL GRUPPO PD

“Pieno e incondizionato sostegno all’iniziativa della consigliera anziana D’Amelio sull’avvio della consiliatura. I cittadini campani hanno scelto il presidente della regione nella persona di Vincenzo De Luca che era candidabile ed eleggibile come confermato dalla corte d’appello suffragato dall’avvocatura dello Stato. Non è il momento di atteggiamenti demagogici e ostruzionistici ma della responsabilità. La sanità, il lavoro, le politiche sociali sono un fardello pesante ereditato dal centrodestra che richiedono di essere affrontati rapidamente. Siamo già al lavoro per la risoluzione di questi problemi e nei prossimi giorni cominceremo a dare le prime risposte ai cittadini campani insieme al presidente De Luca”

 

LUIGI DI MAIO

 “In Campania si sta consumando qualcosa di incredibile. Quelli che vedete nella foto sono i cittadini Campani che stamattina hanno chiesto di far partire i lavori del loro Consiglio Regionale.

La Campania non ha un Governo e un consiglio regionale da oltre un mese. La giunta non può formarsi perché il condannato De Luca per Legge non può fare il Presidente – come avevamo avvisato noi in campagna elettorale. E il Pd sta impedendo la formazione del consiglio regionale, perché se si riunisse dovrebbe prendere atto che si deve andare a nuove elezioni, perdendo la poltrona.

Questa terra ha oltre il 60% di disoccupazione giovanile, 10.000 lavoratori dei consorzi di bacino non percepiscono lo stipendio da 30 mesi, un’area vasta due province è terribilmente inquinata e prende il nome di Terra dei Fuochi.

Da un mese non esiste più un assessore o un Presidente di giunta che affronti le questioni, il palazzo della Regione è in autogestione e i nostri consiglieri regionali M5S devono chiedere “per favore” di entrare nel palazzo, ma non hanno accesso all’aula del Consiglio per iniziare a lavorare.

Questa non è democrazia! La responsabilità di questo schifo è in capo al Presidente del Consiglio. Ha consentito la candidatura di De Luca in chiaro contrasto con la Legge Anticorruzione.

Il costo per le prossime elezioni anticipate in Campania lo paghino De Luca e questo Governo”.

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