La Campania è seduta su un vulcano. E non è il Vesuvio, ma un giacimento che erutta milioni: due miliardi di euro, fondi Ue da spendere entro l’anno o restituire. Lo scrive L’Espresso in “Governatori Sfrenati”, approfondimento su Zaia e Caldoro e le strategie del centrodestra in vista delle Regionali. A noi interessa Caldoro. Marzo è stato il mese dei record: in due settimane ha firmato spese per 22 milioni di euro al giorno finanziando 1693 progetti che anche in Irpinia hanno messo in moto la macchina dei piccoli cantieri. Fogne, marciapiedi, piazze: utilizzi che forse non generano sviluppo, ma aiutano a conquistare il favore delle comunità.
Caldoro va avanti per la sua strada: ieri ha visto la commissaria Ue Corina Cretu e ha sottolineato che oggi la sua Campania è prima in Europa per spesa dei fondi europei. Fiumi di denaro, foto, conferenza stampa, incontri istituzionali, annunci. Caldoro è una macchina da guerra in queste settimane, per nulla intenzionato a vedere scalfita la sua popolarità dalle beghe tra alleati e quelle interne a Forza Italia e che non risparmiano neppure l’Irpinia. In attesa della definizione della lista di partito, in provincia di Avellino il governatore ha già scelto su chi puntare. Nella lista del presidente ci saranno i consiglieri uscenti Ettore Zecchino e Sergio Nappi e l’ex vicesindaco di Bagnoli Irpino Maria Vivolo.
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