Il progetto e il centro Spraar di Bisaccia non hanno nulla a che fare con quella che ormai è stata ribattezzata la fuga degli immigrati sul Formicoso.
Concetta De Guglielmo, responsabile del locale Centro Spraar, sgombra il campo da eventuali fraintendimenti. “Il nostro progetto segue regole rigidissime, prevede assistenza agli immigrati a 360 gradi: sociale, legale, sanitaria e ha come fine ultimo quello del riconoscimento – o diniego – dello status di rifugiato o dell’asilo politico”.
E quindi, dottoressa, cosa è successo tra ieri e oggi?
Non ne abbiamo idea. Non sapevamo che questi ragazzi sarebbero arrivati a Bisaccia. Pare dovessero alloggiare in una casa privata.
Solitamente qual è l’iter che precede l’arrivo dei profughi nel vostro centro?
Riceviamo una comunicazione direttamente dal ministero dell’Interno e ci preoccupiamo di organizzare il “prelievo” degli ospiti e il loro trasporto da un centro all’altro.
Quindi, questi ragazzi come ci sono arrivati a Bisaccia?
Sicuramente attraverso altri canali, forse la Prefettura. Davvero non ne abbiamo idea.
I vostri ospiti hanno mai tentato la fuga?
No, nessuno degli ospiti del nostro centro è mai scappato da Bisaccia.
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