‘Alziamo insieme la polvere’, chiusura al Goleto e Ministero coinvolto

La carovana degli organizzatori dello Sponz Fest arriva direttamente al Ministero dei Beni Culturali. E’ qui che Vinicio Capossela con il suo fidato team cercherà di coinvolgere il ministro Dario Franceschini nell’edizione 2016. Ministero già coinvolto per la verità, visto che sui binari correrà una prima littorina realizzando così il sogno del treno turistico. Ma la macchina dello Sponz è complessa e ha bisogno di sostegno. Così dopo aver lanciato su facebook un allarme relativo alle risorse econonomiche, Franco Bassi, una delle anime della manifestazione, ci spiega la situazione e le prospettive del festival altirpino.

 

Bassi, il suo post ha creato un po’ di preoccupazione. 

Sì ma dietro al post c’è soprattutto la soddisfazione mia, di Vinicio e di tutto la squadra. Abbiamo incassato con gioia la notizia del ripristino parziale della linea ferroviaria Avellino-Rocchetta. Pare proprio che venga messa in funzione per uso turistico durante l’evento. Per chi ha sognato di far rinascere la tratta si tratta di una splendida notizia. Naturalmente dobbiamo ringraziare chi si è sempre battuto per il treno, non siamo stati noi i protagonisti principali della battaglia. Diciamo che l’abbiamo presa a cuore e abbiamo fatto da cassa di risonanza.

 

Certo ma la ricerca del finanziamento collettivo, il crowfunding, nasconde difficoltà?

Le spiego. Fino a ieri non sapevamo se fossero deliberati fondi analoghi a quelli stanziati fino al 2015. Ora sappiamo che dobbiamo presentare il progetto in Regione Campania entro l’11 luglio. Ci attiveremo confidando nella sua approvazione. Ma sarà difficile conoscere l’esito in tempo utile. Allora eravamo e siamo di fronte a due strade: scommettere a scatola chiusa sulle risorse pubbliche per sostenere parte dello Sponz, oppure iniziare a puntare su forme di sostentamento autonome a prescindere dal Pubblico.

 

E avete scelto la seconda strada…

Sì. Anche. La richiesta di finanziamento, come ho detto, la faremo ma al contempo ci farebbe piacere avere una base di azionariato diffuso. Così come non disdegneremo sponsor privati che rispondano a connotati e logiche assonanti ai temi proposti dallo Sponz. Per noi però l’autofinanziamento è un obiettivo reale sul quale abbiamo iniziato a lavorare già dallo scorso anno. Siamo consapevoli che “l’autosufficenza” si possa raggiungere solo col tempo e con una capacità organizzativa che ancora non abbiamo. Siamo solo alla quarta edizione, però il festival ha ormai un richiamo nazionale, forse anche internazionale e chissà che un domani sia guardato con interesse da aziende che anziché de localizzare all’estero non colgano la grande opportunità data da queste terre. Aziende che abbiano un’idea di modello di sviluppo diametralmente opposta a quella che siamo soliti incontrare…

 

Il che vuol dire che magari un minimo di aiuto da parte delle Istituzioni è ancora necessario, giusto?

Sì, è così. Fermo restando che se le sponsorizzazioni dal privato non dovessero arrivare, se l’azionariato popolare dovesse essere ridotto, si farà semplicemente una versione in forma diversa dello Sponz Fest. Lo Sponz si farà in ogni caso, rassicuriamo tutti. Vedremo in che termini. Magari non chiameremo gruppi da oltre oceano e cercheremo di ottimizzare le risorse. Ma la macchina organizzativa è partita, il festival è stato lanciato e in ogni caso non deluderà le attese.

 

Novità della quarta edizione?

Speriamo di coinvolgere il ministro Dario Franceschini, lo abbiamo già invitato e avremo un incontro a breve a Roma. Novità diceva? Resta l’approccio dell’anno scorso. Tanti paesi coinvolti a cominciare da Calitri. Sei, forse sette con Pescopagano. E’ inserita l’Abbazia del Goleto di Sant’Angelo dei Lombardi, si partirà alla festa del libro di Sant’Andrea di Conza, in mezzo ci sarà un concerto all’alba, ormai diventato tradizione al festival, sulla meravigliosa rupe di Cairano

 

E naturalmente la stazione di Conza-Andretta-Cairano…

Assolutamente sì. Puntiamo a riqualificare quel luogo. Abbiamo sognato il treno ed è andata bene. Ora pensiamo di fare di quel luogo sospeso un laboratorio, un museo. Vedremo. Ah un punto molto importante vorrei aggiungerlo.

 

Prego…

Coinvolgere ancora di più le associazioni di volontariato per far funzionare meglio l’organizzazione, la logistica, i servizi alle persone. Noi pensiamo che lo Sponz sia di tutta la comunità e su una cosa non abbiamo dubbi: “Noi mortali non siamo che ombre e polvere….” Ma per il momento è meglio mettersi in cammino e “alzare la polvere” che sta sulla terra.

 

Giulio D'Andrea

Direttore responsabile di Irpiniapost, classe 1978, si laurea in Giurisprudenza a Perugia e si perfeziona in Psicologia forense a Genova. Mostra subito insofferenza per i tribunali e soprattutto per le cancellerie. Inizia il percorso giornalistico nel 2006, lavorando su carta stampata, internet e televisioni tra Campania e Lazio. Attualmente collabora con il quotidiano “Il Mattino”. Leggeva molto e suonava anche di più, poi la visione ossessiva delle serie Tv gli ha impedito di continuare.

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