Con i suoi circa 10mila abitanti Cervinara è il Comune più popoloso della provincia di Avellino chiamato al voto alle prossime amministrative di maggio. Terra di passaggio tra Irpinia e Sannio, oggi Cervinara conserva una produzione enologica e castanicola piuttosto importante e si contende con la sannita Montesarchio il titolo di capitale della Valle Caudina. In fondo però la comunità non si è ancora completamente rialzata dall’alluvione del 16 dicembre 1999 che sventrò case e spezzò cinque vite a pochi passi da Borgo Castello.
Alle elezioni i cervinaresi arrivano dopo cinque anni di amministrazione del centrista Filuccio Tangredi, esponente dell’Udc provinciale. Il primo cittadino sarà della partita, ma come cinque anni fa con una lista civica, “Insieme per Cervinara”, in cui si ripresenteranno quasi tutti gli amministratori uscenti più alcune giovani leve. Tangredi sta puntando molto, in particolare, sulla presenza delle quote rosa all’interno della sua civica: due i nomi certi della contesa, quelli di Paola Pallotta e Raffaella Cioffi. Donne e giovani insomma saranno i punti di forza di una compagine che ha già amministrato e dovrà quindi fare i conti con il giudizio severo degli elettori. A preoccupare Tangredi le recenti dimissioni dalla Giunta di due assessori, Giuseppe Carofano (Patrimonio) e Francesco Viola (Cultura). Rimpasto già andato in scena, ma il passo indietro dei due – a poche settimane dal voto – appare come un chiaro segnale di disimpegno in vista della campagna elettorale. Ad agitare gli animi, inoltre, le polemiche sui manifesti a firma dell’amministrazione che annunciano la realizzazione di 600 loculi, dall’opposizione definiti “una chiara mossa elettorale”.
Non ha ancora sciolto le riserve, invece, il Partito Democratico che a Cervinara ha nell’ex segretaria provinciale Caterina Lengua, oggi consigliere provinciale, il suo più alto riferimento. I democratici, dopo giorni di insistenti voci circa un accordo con lo stesso Tangredi per la costruzione di una proposta sul modello larghe intese, si sono ritrovati divisi sul nome del candidato sindaco: da una parte il capitano Stefano Tancredi, dall’altra il ricercatore Ugo Cioffi, entrambi iscritti al PD. A breve il partito guidato da Giuseppina Cillo – la cui segreteria sarebbe a rischio – dovrebbe sciogliere le riserve, considerato anche che ai democratici guardano con interesse le forze politiche più a sinistra.
Infine, mentre il Movimento 5 Stelle sembra orientato per la non discesa in campo, prende sempre più corpo la candidatura di Vincenzo Iuliano come candidato sindaco del Movimento Bene Comune. Rinnovamento, buona politica e rilancio del settore agricolo, un tempo fiorente e oggi in profonda crisi, i cardini della proposta politica della civica che ha già iniziato il suo tour elettorale nelle tante (e diverse) frazioni di Cervinara.