Progetto Pilota, Città Alta Irpinia, Area Pilota. Termini che a lungo andare possono generare emicranie. Sabato scorso il Giovani democratici avevano organizzato un’assemblea per discutere di temi concreti. Tentativo fallito, di temi concreti non si è discusso in modo incisivo. Ma una frase su tutte meritava di essere approfondita. Stefano Farina, consigliere provinciale e sindaco di Teora, ha spronato i giovani democratici a sollecitare il presidente della Città Alta Irpinia, Ciriaco De Mita. Claudio Mazzone, organizzatore dell’appuntamento e giovane democratico, non l’ha presa benissimo.
Allora Claudio, commento secco sulle parole di Farina.
Assurde. Dobbiamo essere noi a sollecitare De Mita o i venticinque sindaci che lo hanno votato come presidente? Noi al massimo possiamo portare delle idee e fornire contributi nel merito.
Confusione di ruoli quindi?
E direi proprio di sì. Voglio essere duro con molti amministratori. A loro è scappato di mano l’intero progetto. Loro avevano le capacità per prendere decisioni utili, fino ad ora hanno fatto soltanto le scelte sbagliate. Alcuni di loro hanno dimostrato una visione troppo stretta del territorio.
Stop, cerchiamo di non parlare in modo vago. Spiegati ancora meglio.
Ok. Sono partiti con il piede sbagliato affidando la costruzione dei prossimi 25 anni a chi ha governato per gli ultimi 50. Il progetto era ed è un’occasione unica, ora dobbiamo coinvolgere associazioni e parlare di azioni concrete ma la regia non può essere affidata a un gruppetto.
La prima azione che ti viene in mente?
Venendo da Senerchia non posso non parlare di assetto idrogeologico, necessario per uno sviluppo sano di alcune aree. E poi la formazione. Mi sembra che fino ad ora non ci sia stato spazio per parlare di formazione e lavoro.
Come vi muoverete in vista di settembre, quando si dovrebbe entrare nel vivo?
Organizzando altri incontri e superare i discorsi di organigramma, statuto, presidenze. Parlando alla gente.