Il sindaco di Cairano e consigliere provinciale Luigi D’Angelis è anche il nuovo presidente del Consorzio dei Servizi sociali Alta Irpinia. L’elezione arriva nella serata di martedì, una serata all’insegna dell’unanimità tra sindaci, come già accaduto al Progetto pilota e alla Comunità montana di Calitri. Per il dopo Stefano Farina, si sceglie la strada dell’accordo tra parti politiche: il Partito democratico, maggioritario incassa la presidenza; alle altre sensibilità presenti nell’assemblea (Italia viva, Popolari, indipendenti) va, invece, la possibilità di indicare tre dei cinque nomi eleggibili nel Consiglio d’amministrazione.
Il nuovo organismo risulta quindi composto, oltre che dal presidente D’Angelis, dal sindaco di Calabritto Gelsomino Centanni (scelto dai democratici) e dai primi cittadini di Bagnoli Irpino, Sant’Andrea di Conza e Villamaina (Filippo Nigro, Pompeo D’Angola e Nicola Trunfio), proposti da tutti gli altri. Ne fanno pure parte di diritto i rappresentanti dei Comuni di Calitri, Lioni, Montella e Sant’Angelo dei Lombardi e un delegato della Comunità Montana Alta Irpinia.
L’elezione, anticipata dal discorso di fine mandato dell’uscente Farina (leggi qui), mette fine a una querelle in corso ormai da mesi: da quando il neo sindaco di Teora Pasquale Chirico aveva sollevato dubbi sull’opportunità che a ricoprire il ruolo di presidente fosse il suo predecessore, non più fascia tricolore e non più consigliere comunale. Una transizione non indolore, passata pure per ricorsi e diffide, fino al passo indietro di Farina con le dimissioni, sebbene il suo mandato da statuto scadesse tra un anno.
Così in assemblea Rosanna Repole, delegata da Sant’Angelo: “Lo statuto va riletto alla luce dell’esperienza maturata nel tempo, oggi risulta datato. Ad esempio, sarebbe opportuno che anche l’altra Comunità montana avesse rappresentanza. Quanto ai 5 da eleggere stasera, il Pd è pronto a fare una proposta, ma nel rispetto delle altre sensibilità”. Per Trunfio: “Se è vero che il futuro deve avere memoria del passato, è altrettanto vero che va lasciato decollare e non ostruito, soprattutto in una fase delicata come questa”. Il riferimento è all’affaire Farina.
Dal sindaco di Cassano Irpino Salvatore Vecchia l’appello al Pd a prevalere “evitando mortificazioni del resto del mondo; vincere sì, ma non stravincere dovrebbe essere una regola della politica. Perciò vi invito a limitarvi nell’indicazione dei nomi”. Appello accolto con D’Angelis che dice: “È oggettivo che le caselle non bastino ad accontentare tutti, ma il principio della condivisione verrà ribadito anche stasera. Il Pd quindi propone Cairano per l’ambito di Calitri e Calabritto per quello di Sant’Angelo. Il resto lo lasciamo a voi. Inoltre, ringrazio il sindaco di Lioni Yuri Gioino che era stato scelto al nostro interno come presidente, ma ha rinunciato al ruolo contribuendo a indicare me”.
Dal primo cittadino di Sant’Andrea D’Angola arriva l’ultima stoccata a Farina: “La parte politica del Consorzio non si è assunta la responsabilità di coordinare questa fase difficile che abbiamo vissuto. Siamo stati lasciati soli, i sindaci si sono caricati sulle spalle i servizi sociali tout court”. Michele Miele di Andretta fa notare: “Ci sono Comuni come Cassano senza rappresentanza negli enti, eppure secondo il metodo che ci siamo dati qualche mese fa non sarebbe dovuto accadere. Teniamone conto per il futuro”. Il collega di Torella Amado Delli Gatti aggiunge: “Questo Cda per otto decimi è identico al precedente (escono solo Andretta e Teora per Sant’Andrea e Villamaina, ndr). Dico anche al mio partito che forse si poteva fare uno sforzo in più”.