L’ultimo comizio della campagna elettorale a Lioni dura quasi tre ore. Del resto, nel corso dei trenta giorni, la lista Lioni Democratica di Yuri Gioino aveva parlato pubblicamente soltanto un’altra volta, in occasione della presentazione. Nel teatro comunale all’aperto circa 400 persone, messe a dura prova dall’umidità. Una campagna elettorale “anomala”, la definiscono quasi tutti i candidati dell’unica lista in campo, che domenica e lunedì dovrà battere soltanto il quorum: poco più di 2mila gli elettori necessari affinché i dodici di Gioino siano tutti consiglieri comunali.
Il sindaco uscente, a caccia del secondo mandato, parla per ultimo e non risparmia un riferimento all’attualità. “Non abbiamo mai slegato azione politica e senso di umanità, e per questo voglio dire delle cose che generalmente non si dicono in campagna elettorale – afferma Gioino -. Abbiamo accolto negli anni scorsi a Lioni 22 immigrati e 8 minori non accompagnati. E trovo inconcepibile la sentenza che ha travolto Mimmo Lucano in questi giorni. Incredibile se consideriamo che le nostre comunità sono spesso messe sotto scacco da piccoli criminali che spacciano e fanno corse clandestine mettendo a repentaglio la vita dei nostri figli. Non perché le forze dell’ordine non facciano il loro dovere, ma perché il sistema giustizia non regge”.
“Sono stati trenta giorni anomali, ma intensi. Abbiamo incontrato i cittadini, lo hanno fatto vecchi e nuovi candidati. Ci sono stati presentati problemi rispetto ai quali spesso gli amministratori sono impotenti – dice il candidato alla fascia tricolore –. Noi in questi anni ci abbiamo messo sempre la faccia, siamo aperti anche il sabato. Non siamo migliori di altri, ma rivendico tanti risultati, a partire dai 700mila euro di finanziamenti ottenuti per la sicurezza delle scuole, dalla riduzione del 30% sulla Tari per le attività commerciali, dai 1,3 milioni investiti sulle strade”. Poi aggiunge: “Senza dimenticare Borgo 4.0, che è innovazione e ricerca, i temi del futuro. Significa migliorare la vita del cittadino e, perché no, creare opportunità di lavoro”.
In conclusione un passaggio sulle dinamiche sovracomunali. “Il nostro obiettivo – sottolinea – deve essere creare una vera Comunità dell’Alta Irpinia per stare al passo con quanto sta avvenendo in Valle Ufita e altri territori sul piano dello sviluppo”.
In chiusura sul palco viene invitata l’ex presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio che rivolge due appelli. Il primo ai candidati: “È un momento storico, più del dopo terremoto perché in quella occasione i fondi era spalmati su molti anni. Il Pnrr è un nuovo Piano Marshall invece, in cinque anni ci si gioca tutto. O queste risorse, avute dall’Italia grazie a Conte e Draghi, si spendono o ci si ferma, o si spendono o avremo solo desertificazione per questi territori. Lioni ha una posizione comoda rispetto a Salerno e la futura stazione di Grottaminarda. Il sindaco è per la prima volta nel comitato Asi per lo sviluppo industriale. Fate in modo che questo paese possa fare da traino negli anni a venire”. Il secondo appello è alla cittadinanza: “Andate a votare e non sprecate la doppia preferenza. C’è grazie a una legge importante. Votate un uomo e una donna”, dice l’attuale delegata alle Pari opportunità della Regione Campania.