Non solo Vinicio Capossela nella monografia sul cantautore scritta da Pasquale Guglielmo. All’interno del libro si trova uno spaccato dell’Alta Irpinia di oggi: quella che spera nel futuro guardando al turismo o all’agricoltura, quella che tenta di resistere ai colpi dello spopolamento. “Omaggio a Vinicio Capossela, il viaggio continua” (ed. Delta 3) parte dal legame dell’artista con Andretta e Calitri, scava nella produzione musicale e letteraria di Capossela. Approfondisce le varie edizioni dello Sponz Fest, tra l’altro è partita proprio in questi giorni la campagna social per la prossima edizione. E Guglielmo, docente andrettese, arriva a conclusioni non scontate.
Il finale è una critica benevola a chi pensa che un artista possa o debba cambiare le sorti di un luogo senza una forte spinta da parte del territorio stesso. “Vinicio ha svolto un ruolo importante in questi anni – scrive l’autore -. Però stiamo attenti a non enfatizzare, a non attribuire a lui ruoli e compiti che non gli appartengono, a sovraccaricarlo di responsabilità che non può avere”. L’arte una cosa, la politica un’altra. Se si intrecciano meglio, ma sempre bene tener distinti gli ambiti. Non è superfluo ribadirlo: soprattutto per un cantautore che ha sì preso parte a battaglie civiche, vedi quella contro la discarica sul Formicoso, ma mai da capopopolo. Narratore descrittore di luoghi, suggestioni e visioni ne “Il paese dei Coppoloni”, Capossela resta figura complessa e controversa. Guglielmo lo ammette, si è reso subito conto della difficoltà di una monografia così particolare. Però ha scelto di concentrarsi “sull’ultimo Capossela, quello del ritorno alle sue radici, della letteratura e della canzone di impronta popolare calate a loro volta in un universo mitico”.
Il libro verrà presentato ad Avellino sabato 21 aprile, Circolo della Stampa alle ore 17.30 con gli interventi dell’assessore Bruno Gambardella, del docente Francesco Badia, di Michelina Di Conza, autrice delle grafiche. E di Pietro Mitrione, presidente InLocoMotivi. Modera Gianni Colucci de “Il Mattino” e l’autore sarà presente per raccontare aneddoti e impressioni su Vinicio e la sua terra. A proposito, i primi non mancano nel volume. L’opera è infatti un percorso attraverso la carriera dell’artista e delle persone che ha incontrato, anche in musica. E allora c’è spazio per la Banda della Posta, per Matalena ad esempio: “Decano dei musicanti, personaggio affascinante e misterioso nello stesso tempo”.
E il 25 il volume si presenta anche a Guardia Lombardi, scuola elementare San Rocco il 25 aprile alle 17.30. Saluti del sindaco Antonio Gentile. Interventi dell’assessore Elvira Di Pietro, della scrittrice Emanuela Sica, di Michelina Di Conza e dell’operatrice turistica Eva Tanga. Modera il giornalista Salvatore Pignataro sempre con la presenza dell’autore.