Alla 40esima edizione del “Festival des films du monde” di Montreal successo per “Due euro l’ora”, di Andrea D’Ambrosio, con Peppe Servillo e Chiara Baffi. Il film è stato girato a Montemarano e in Canada si è aggiudicato il “Bronze Zenith for the first fiction feature film”. “L’Italia vince al Festival di Montreal”, scrive il regista. E in un certo senso vince anche l’Irpinia, sul podio insieme a “If you were here”. Sul gradino più alto una produzione del Kyrgyzstan, “A father’s will” di Bakyt Mukul and Dastan Zhapar uulu. E argento per una produzione tedesco-kosovara, “Echo” di Dreb Zherka.
La storia
In un paese del Sud, due donne diverse per età ed esperienze, si incontrano. Rosa è una ragazzina di 17 anni, aggrappata ad un amore adolescenziale che, spera, la porti lontano, anche da un padre con cui non riesce a parlare. Gladys, circa 40 anni, è tornata dal Venezuela con pochi soldi, è nubile, lavora ed ha abdicato a quasi tutti i suoi sogni. Fino a quando incontra Aldo che le fa credere alla possibilità di una vita nuova, ma è solo un’illusione. In un laboratorio sotto il livello stradale, senza finestre, vessate da un padrone che vorrebbe essere simpatico ed elegante, ma che è rozzo e manesco, Rosa e Gladys confezionano tessuti e tute sportive. Tutto per 2 euro l’ora. Sullo sfondo della vita del paese, tra i bar e i lavori precari, Rosa e Gladys sperano, ridono, amano. Un incendio divampato accidentalmente nella fabbrica le travolgerà. Le troveranno abbracciate. Solo una delle due ce la farà.