Con ogni probabilità l’Alta Irpinia verrà “divisa” in tre enti sui fondi per l’agricoltura che passano per i Gal. Lo scontro tra l’asse De Mita-D’Amelio e quello Calitri-Sant’Angelo sta quindi portando una nuova geografia. Sulla base della normativa che impone territori confinanti per far parte di un Gal a tutti gli effetti, i sindaci di paesi come Nusco, Bagnoli, Calabritto, Caposele, Cassano, aderiranno a un gruppo di azione locale della provincia di Salerno. Altri come Bisaccia e Lacedonia dovrebbero andare con il Gal Irpinia di Vanni Chieffo. Il gruppo dei “dissidenti” resta col Gal Cilsi che si è aggregato col Gal Irpinia-Sannio. Insomma, frantumazione.
Durissimo Ciriaco De Mita a Nusco, in una riunione che ha visto l’assenza dei primi cittadini di Sant’Angelo dei Lombardi, Morra De Sanctis, Calitri, Villamaina, Rocca San Felice, Conza, Montella. Loro sono il bersaglio di De Mita, “costretto” a studiare la nuova strategia che vede i comuni a lui vicini tra Salerno (alcuni) e con Chieffo (altri).
De Mita: “Io non volevo gestire, volevo discutere ma il Cilsi e alcuni sindaci non hanno discusso. A loro interessava il problema personale. Questa minoranza si muove solo per interessi economici. La loro assenza è una forma di ricatto. Ci eravamo mossi per realizzare una forma di unità. Ora a questi innovatori e redentori della politica dico che miserie del genere non fanno parte del nostro modo di agire. Noi piccoli interessi da tutelare non ne abbiamo“.
Contro Repole e Di Maio essenzialmente. Ma entrambe le parti accusano l’altra a distanza di aver spaccato il territorio. Sono e saranno giorni di fuoco perché il tempo per portare le carte in Regione stringe. E in più molti dovranno fare pure qualche passaggio in consiglio comunale. E’ il caso di Lioni e Bisaccia, che fanno parte del Cilsi ma che stanno per abbandonarlo. Lioni propende per questa soluzione ma il sindaco Yuri Gioino sta tornando dalle ferie in queste ore. Visto che il Cilsi è a Lioni la discussione in maggioranza si prevede vivace. Ma i problemi ci sono pure a Bisaccia, Aquilonia, Andretta. Sono comuni e territori che in questi anni sono stati molto vicini al Cilsi. Insomma il caos. Ieri a Nusco era presente anche l’assessore regionale al ramo, Franco Alfieri. Era vicino a De Mita e non ha parlato. Plausibile che De Mita e i sindaci a lui vicini chiederanno una proroga per la presentazione dei progetti e delle nuove intese. Una proroga che però non sarebbe scontata.